![]() Ex Caserma "Guidobono" ![]() La suddivisione in quartieri ![]() Localizza l'area sulla mappa |
![]() Firenze 16.02.2025 Comunicato. Ad un anno dalla tragedia
verificatasi al cantiere Esselunga, nell'area dell'Ex Panificio
Militare, come Comitato ci teniamo a ribadire innanzitutto - l’urgenza di fare
giustizia per le
vittime del crollo del Cantiere Esselunga di Via Mariti
accertando rapidamente le responsabilità dei soggetti coinvolti - la necessità di
abbandonare la logica
del profitto e del massimo ribasso dei costi, che troppo
spesso finisce per sacrificare la salvaguardia della dignità e
perfino della vita umana
- la pressante richiesta di
provvedimenti e fatti
concreti da parte degli organi politici e amministrativi
affinché la “sicurezza sul lavoro” non resti soltanto un vuoto
slogan richiamato in occasione di ogni nuova tragedia Ciò detto, vorremmo anche ribadire alle autorità e
all’attuale proprietà dell’area dell’Ex Panificio Militare le
richieste fatte, espresse in una
petizione che ha
raccolto già più di 800
firme cartacee e più
di mille on line (https://chng.it/YwmW2sgW9y).
In particolare,
si richiede di fare tutto ciò che è in loro potere per dare una
svolta all’attuale situazione di blocco e restituire al più
presto a residenti e cittadini questa parte del quartiere,
ripristinando sicurezza, vivibilità e decoro.
Alla proprietà attuale, chiediamo poi (come suggerito anche
da più esponenti politici di diversi orientamenti) di
riconsiderare il progetto di intervento e valutare
l’opportunità quantomeno di un
ridimensionamento del
costruito e vantaggio di aree a disposizione della collettività,
al di là e in più rispetto a quanto già avevamo ottenuto di
prescrivere espressamente nel Regolamento Urbanistico (metà
dell’area dell’Ex Panificio Militare doveva già essere destinata
a zone di uso comune, come parcheggi e zone verdi). Visto tutto
ciò che è successo e considerati i gravi problemi che ne sono
originati per gli abitanti della zona, ciò sarebbe auspicabile
anche a titolo di parziale
“risarcimento” per la
popolazione residente, protagonista di una ventennale azione di
impegno civile a tutela della qualità della vita nel
quartiere. |